Scheda tecnica:
Titolo: Wonder Project J: Mechanical Boy Pino
Sistema: Super Nintendo
Casa produttrice: Enix, Almanic, Mint
Anno: 1994
Traduttore: Mog Tom
Ultima modifica: 09 luglio 2002
Descrizione: "Il 4649 è l'ultimo modello di Gijin. Il suo corpo è uguale a quello umano sotto tutti
gli aspetti, possiede una "volontà" e dei "sentimenti" proprio come gli esseri umani e può addirittura
sviluppare pensieri autonomi. Inoltre, grazie all'uso del robot-interfaccia "Trilly", può "apprendere"
azioni con una padronanza che rivaleggia con quella umana.
Come inventore del Modello 4649, spero di riuscire a convincere chiunque delle sue meravigliose potenzialità,
e di mitigare i pregiudizi che gli umani hanno verso i Gijin cosicchè possano comprendere che gli uomini e i
Gijin possono, di fatto, vivere assieme in pace.
Prego nella benedizione di Iida... No, spero semplicemente che questa creatura meccanica possa crescere in
pace... e che tutti gli uomini a cui saprà accendere il cuore imparino quanto è folle opprimere i Gijin......"
Anno di Corlo 110, Inverno, Giorno 87
Geppetto LaMark
La Enix, pur essendo stata pioniera nel campo degli RPG di stampo giapponese su console, si è sempre dovuta
misurare con la rivale SQUARE in una lotta all'innovazione e alla creatività che ha saputo sfornare numerosi
capolavori, tutti dedicati al pubblico giapponese. Wonder Project J è un titolo che miscela sapientemente
generi come l'avventura punta-e-clicca, il Japan RPG tradizionale e quello che poi sarebbe diventato famoso
con il nome di growing game, il tutto condito con una realizzazione tecnica che conosce ben pochi rivali su
Super NES. La grafica vanta il supporto di esperti nell'animazione, come Toshihiro Kawamoto (Character Designer
di Cowboy Bebop e Gundam MS08, entrambi anime molto cari al sottoscritto), mentre il doppiaggio presenta la
voce di Noriko Hidaka, già voce di Akane (Ranma 1/2) in Giappone. Il risultato finale è un stupendo cartone
animato interattivo e magistralmente realizzato. La storia è una riscrittura di Pinocchio, il celebre romanzo
di Carlo Collodi, ma stavolta sarete chiamati voi a prendervi cura dell'irriverente burattino, per l'occasione
ribattezzato Pino e trasformato in un più moderno robot (o Gijin). Il giocatore può apprendere la meccanica di
gioco nel primo dei dieci atti in cui sono suddivise le vicissitudini di Pino, grazie a un tutorial semplice ed
istintivo. Ad ogni azione svolta da Pino, infatti, segue un cambiamento nei parametri del medesimo, cosa che
costringe il giocatore a formulare varie strategie per far superare al robottino le numerose prove presentate
dalla trama. Numerose sequenze umoristiche costituiscono un simpatico diversivo e calano maggiormente il
giocatore all'interno della storia.
Dettagli tecnici: La traduzione si basa su quella giapponese-inglese del gruppo
Wakdhacks, che ha svolto un lavoro vicino alla perfezione, confermando
ancora una volta l'enorme divario di bravura che esiste fra chi i giochi li traduce per passione e alcuni dei
traduttori professionisti (Final Fantasy IX vi dice nulla?).
Il mio lavoro sulla patch è iniziato al suo rilascio originale (fine Agosto 2001), per interrompersi all'arrivo
del progetto degli Sprizers (oggi scioltisi) e ricominciare daccapo all'inizio dell'anno successivo. Mentre il
testo non ha richiesto sforzi eccessivi (grazie agli ottimi tool di LordTech), la grafica, di per se compressa
ma estratta sempre grazie a LordTech, è stata modificata pixel per pixel (come al solito, del resto) dal sottoscritto,
richiedendo un lungo lavoro di modifica delle tilemap (file esadecimali che indirizzano le posizioni dei diversi
tile all'interno del gioco). Perciò ho preferito rilasciare una patch beta che contenesse la grafica essenziale
alla comprensione del gioco e quella più facile da modificare, mentre il resto, assieme alle revisioni dello script,
è destinato alle prossime versioni.
Screenshot/s:
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