11 dicembre 2007 - 00:00

Bene. Ci siamo tutti? Attenti un secondo.

Quello di Adventia è stato uno scherzone, di cui sono il diretto responsabile. L'idea mi è venuta all'improvviso, e non c'è voluto molto per coinvolgere il resto del gruppo e Clomax, che è stato al gioco in maniera ammirevole.

C'è dietro, però, una serie di ragioni serie.

Primo; cazzo di budda, è il decennale del gruppo! Per noi è una festa molto importante e ho immaginato che fare un po' di clamore avrebbe risvegliato i sensi della comunità, intorpiditi dal clima letargico.

Qualcuno mi contesterà l'approccio da peripatetica, e probabilmente avrà tutte le ragioni ^^

Secondo: l'argomento "patch per soldi" è giunto alla ribalta in più di una comunità (in primis quella anglofona, la più grande, di romhacking.net) e ha scatenato accese discussioni in virtù della sua controversia in nuce. La legalità e la legittimità di quello che facciamo sono ancor oggi difficilmente dimostrabili in Italia, figuriamoci nel resto del mondo. Anche solo nella "scena" italiana ci sono un sacco di persone che offrono un grandissimo servizio a tutti gli appassionati di videogiochi, senza chiedere direttamente una lira. Loro arma è un'accesa passione, che col passare degli anni ha messo in luce il nostro essere un paese sottosviluppato e privo di riconoscimenti da parte di chi i videogiochi li produce e li traduce commercialmente.

Consultando traduttori italiani professionisti li si scopre mal forniti e trattati come pezze da piedi dai "piani alti": poco tempo, pochi soldi, poca attenzione continueranno a produrre risultati risibili.

Con l'espansione del mercato europeo dei videogiochi i benefici sono stati minimi, e la maggior parte dei titoli ad alta quantità di testo viene lasciata in Inglese, accrescendo la lunghezza dell'uroboro.

In questo senso anche i canali più celebri della distribuzione digitale, come la Virtual Console, lasciano a desiderare: ad un anno dal lancio del Wii persino il Canale Notizie non offre la lingua italiana!

Insomma, le traduzioni in italiano sono ancora da considerarsi un gradevole e costoso "sovrappiù" per la distribuzione, e si preferisce attendere che il mercato dello Stivale cresca da solo, per inerzia, invece di fare uno sforzo in più per accontentare chi l'Inglese lo mastica poco.

Possiamo pretendere qualità e attenzione? Per me sì.

Trovo si possa quindi fare molto di più, ho voluto stimolare qualche discussione in tal senso e qualcuno tra voi si è prodotto in interventi precisi e accorati. Grazie.

Terzo: sono un inguaribile bastardo. E voi rimanete delle zoccole litigiose  ;D

Alla fine della fiera ritroviamoci insieme davanti a una ciotola di tarallucci e ad un bicchiere di Brunello: si brinda ad una scena favolosa che tantissime altre sorprese ci riserverà in futuro. Per adesso i nostri portafogli languono come sempre, e ci aspettano script da tradurre e betatestare.

Questa è per voi.

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